sabato 2 febbraio 2019

SAHARAWI PROTESTANO DINANZI AL SEGRETARIATO DI POLISARIO E DENUNCIANO ALGERI PER CONFISCA LORO PASSAPORTI


Membri della diaspora saharawi in Europa, in rappresentanza di lavoratori dell’importazione di veicoli usati dall’Europa ai campi di Tindouf, hanno organizzato un sit-in dal 28 gennaio al 01 febbraio 2019 dinanzi alla sede di segretariato nazionale del Polisario, a Rabouni, vicino a Tindouf in Algeria, in protesta contro le misure liberticidi adottate contro loro d’Algeri, nella restrizione dei loro movimenti e circolazione tramite la confisca dei loro passaporti algerini, riporta il sito del Polisario “Futuro Sahara” che ha intervistato manifestanti.
Infatti, i manifestanti, con gilet gialli alla francese, accusano le autorità algerine di aver confiscato, da più di un mese, i loro passaporti alla loro entrata nel territorio algerino per ragioni ingiustificate e contrarie alla libertà di movimento garantita dalla convenzione di Ginevra sui profughi: “il passaporto è un documento di viaggio personale che deve essere consegnato al suo portatore appena timbrato dalla polizia alle frontiere”. Pertanto “la confisca dei nostri passaporti per un mese è inaccettabile”, si ribellano, denunciando che “questa misura è illegale dal punto di vista del diritto internazionale e paralizza il nostro movimento”.
 “Siamo obbligati a restare un mese a Tindouf, mentre disponiamo solo alcuni giorni di ferie” e deplorano le “conseguenze disastrose di questa misura iniqua sul loro lavoro nel loro paese d’accoglienza, con ciò che comporta di ripercussioni sulle loro condizioni sociali”.
Da ricordare, che un primo sit-in è stato organizzato dai membri della diaspora saharawi, dal 17 al 21 dicembre 2018, dinanzi all'“ambasciata del Fronte Polisario” ad Algeri.
Tuttavia nessuna soluzione è stata trovata.
Ecco alcune misure adottate d’Algeri nei confronti della diaspora saharawi:
-Confisca dei passaporti, cosa che significa misure di restrizioni alle libertà individuali;
-Divieto formale a tutti i membri del Polisario stabiliti all'estero di importare e rivendere veicoli usati, in territorio algerino;
-Divieto formale a tutti i commercianti saharawi di trasportare le merci dal Sud dell'Algeria verso il Nord della Mauritania, e ciò è entrato in vigore proprio dall'apertura del posto frontaliere algero-mauritaniano, detto “PK 75”.

Questi divieti sono stati pubblicati anche dal sito separatista “futurosahara”.

Nessun commento:

Posta un commento