In
occasione del settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei
Diritti dell'Uomo vediamo, purtroppo che i diritti umani
sono ancora sotto attacco
in tante parti
del mondo, Italia
ed Europa incluse. Ed in solidarietà con tutte le
persone che ancora oggi sono vittime della violazione dei diritti vorremo
dedicare nostro appello per sensibilizzare di questioni umanitarie che ci
stanno a cuore, come la migrazione e l’asilo che
interpellano le vive coscienze del mondo di non tacere:
Desideriamo smontare la
politica ipocrita europea, ed avvertiamo che la migrazione non è un problema
per i paesi di accoglienza, ma, è una risorsa finanziaria ed economica preziosa
e soprattutto è una soluzione e strumento di sviluppo e di ricchezza degli
stessi paesi.
Pur evidenziamo che l'asilo -
garantito dalle Carte Internazionali - è un diritto umanitario che sussista di
essere difeso, rafforzato e rispettato dovunque nel mondo, constatiamo che per
motivi di agenda egemonica algerina in Africa, sono stati deportati “profughi
saharawi” in campi militari a Tindouf in Algeria da parte dell'Esercito
algerino e dalle milizie del Polisario nel 1976. E fino ad oggi queste persone
sono le uniche nel mondo che non hanno il diritto alla protezione umanitaria e
la Carta HCR dei rifugiati.
Chiediamo, dunque, all'Algeria di
assumere le sue responsabilità e gli obblighi delle risoluzioni dell’ONU e la
Convenzione di Ginevra 1951 nei diritti le più elementari nella registrazione
presso HCR e censimento, giustizia, espressione, lavoro, proprietà, sanità,
circolazione …
Esprimiamo la nostra
soddisfazione ed orgoglio dell’appuntamento mondiale sulla migrazione
organizzato in questi giorni a Marrakech in nostro paese, Marocco, in cui si
firmeranno il 10 e 11 dicembre i documenti dell’ONU sulle migrazioni e sui
rifugiati nella “Conferenza intergovernativa incaricata d’adottare
il Patto Mondiale per migrazioni sicure, ordinate e regolari” (Global
Compact) che segnano una importantissima assunzione di responsabilità
collettiva intergovernativa. Però, segnaliamo, con amarezza, l’inaccettabile
assenza dell’Italia in questa storica occasione e ci domandiamo anche noi: “che
senso ha boicottare il primo accordo internazionale che sta venendo in aiuto
all’Italia stessa”?
Da ricordare che da anni che chiediamo
all’Europa e al mondo di non lasciare Italia da sola ad affrontare il dramma di
chi continua ad attraversare il Mediterraneo e sosteniamo le rivendicazioni
della società civile mondiale ed italiana per la modifica dell'accordo di
Dublino sui profughi e la libera circolazione.
Primi
firmatari:
1. Rete
delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia (RACMI), Italia.
2. Federazione
Africana in Toscana Italia (FAT), Toscana.
3. Spazio
Marocchino-Italiano per la Solidarietà (SMIS), Milano.
4. Forum
Italo-Marocchino di Solidarietà ed Immigrazione (FIMSI), Emilia Romagna.
Nessun commento:
Posta un commento