L’Unione Europea rifiuta le pretese del gruppo
separatista Polisario basato in Algeria finanziato dall’Algeria per
destabilizzare il Marocco. Infatti, il
Tribunale dell'UE, il 19 luglio ha rigettato un ricorso d’annullamento che era
stato introdotto dal movimento separatista al Sahara contro l'Accordo della
pesca Marocco - UE, arrivato a scadenza 14 luglio 2018, poi rinnovato il 24
luglio.
In un'ordinanza, i magistrati del tribunale
dell'UE con la sede a Lussemburgo hanno rigettato il ricorso che il Polisario
aveva introdotto nel 2014, sottolineando che questo movimento “non è né direttamente
né individualmente riguardato” dall'Accordo di pesca. “Non può, ad ogni modo, essere
riguardato, tenuto conto degli argomenti che invoca, come avendo qualità per
agire”, precisa il Tribunale europeo.
Cosi
“il tribunale (Quinta Camera Allargata),
ordina: 1) Il ricorso è respinto. 2) Il fronte popolare per la liberazione di
Saguia-el-Hamra e di Rio de Oro (Front Polisario) sopporterà, oltre alle sue
spese, quelle esposte dal Consiglio dell'Unione europea”.
Questo
sviluppo positivo consolida la posizione del Regno del Marocco sula questione del
Sahara e smaschera, di nuovo, l'impostura dei separatisti sostenuti
dall’Algeria, ed il loro fallimento a far valere lo statuto del Fronte
Polisario come rappresentante legittimo o legale della popolazione saharawi. Questo
vuol dire che il Polisario non rappresenta il “Popolo Saharawi”.
Dopo questo verdetto, il disastro appare grandissimo
per i capi del Polisario che questo nuovo schiaffo è intervenuto quasi allo
stesso momento che la sigla, martedì 24 luglio a Rabat, del nuovo accordo di
pesca tra i Marocco e l'UE includendo il Sahara.
Questo vuol dire che la “guerriglia giuridica”
condotta dal polisario col sostegno della macchina diplomatica algerina, è stata
un cocente insuccesso, per l’uno come per l'altro. Dall’altra parte, il Marocco
e l'UE hanno dimostrato che la loro partnership strategica è più solida per
essere minacciata dai vani tentativi di escludere di questa cooperazione il
territorio del Sahara.
E come una disgrazia che non arrivo mai da sola,
il Polisario ha subito un altro rovescio, al livello dell'ONU questa volta. Il
Consiglio Economico e Sociale delle Nazione Unite hanno rigettato così
all'unanimità, martedì 24 luglio 2018, la domanda di accreditamento dell'ONG denominata
“ufficio internazionale per il rispetto dei diritti dell'uomo al Sahara
occidentale”, un'organizzazione che ricicla per il polisario, coi fondi
algerini. Questa pseudo - organizzazione aveva presentato, nel 2010, una
domanda di accreditamento al Comitato degli ONG dell'ONU, rialzando del
Consiglio Economico e Sociale. Ma il detto Comitato non era stupido e dopo profonde
indagini durate parecchi anni, ha rigettato la domanda. La ragione è che il
Comitato dell'ONU aveva acquistato la convinzione che non si trattava di una
ONG di difesa dei diritti umani, ma bene di una officina manipolata dai fondi
algerini per continuare di alimentare il conflitto regionale attorno al Sahara.
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