venerdì 27 luglio 2018

Luglio del fallimento dei separatisti del Polisario. Dall’ONU all’UE sono messi all’angolo


L’Unione Europea rifiuta le pretese del gruppo separatista Polisario basato in Algeria finanziato dall’Algeria per destabilizzare il Marocco. Infatti,  il Tribunale dell'UE, il 19 luglio ha rigettato un ricorso d’annullamento che era stato introdotto dal movimento separatista al Sahara contro l'Accordo della pesca Marocco - UE, arrivato a scadenza 14 luglio 2018, poi rinnovato il 24 luglio.
In un'ordinanza, i magistrati del tribunale dell'UE con la sede a Lussemburgo hanno rigettato il ricorso che il Polisario aveva introdotto nel 2014, sottolineando che questo movimento “non è né direttamente né individualmente riguardato” dall'Accordo di pesca. “Non può, ad ogni modo, essere riguardato, tenuto conto degli argomenti che invoca, come avendo qualità per agire”, precisa il Tribunale europeo.
Cosi “il tribunale (Quinta Camera Allargata), ordina: 1) Il ricorso è respinto. 2) Il fronte popolare per la liberazione di Saguia-el-Hamra e di Rio de Oro (Front Polisario) sopporterà, oltre alle sue spese, quelle esposte dal Consiglio dell'Unione europea”.
Questo sviluppo positivo consolida la posizione del Regno del Marocco sula questione del Sahara e smaschera, di nuovo, l'impostura dei separatisti sostenuti dall’Algeria, ed il loro fallimento a far valere lo statuto del Fronte Polisario come rappresentante legittimo o legale della popolazione saharawi. Questo vuol dire che il Polisario non rappresenta il “Popolo Saharawi”.
Dopo questo verdetto, il disastro appare grandissimo per i capi del Polisario che questo nuovo schiaffo è intervenuto quasi allo stesso momento che la sigla, martedì 24 luglio a Rabat, del nuovo accordo di pesca tra i Marocco e l'UE includendo il Sahara.
Questo vuol dire che la “guerriglia giuridica” condotta dal polisario col sostegno della macchina diplomatica algerina, è stata un cocente insuccesso, per l’uno come per l'altro. Dall’altra parte, il Marocco e l'UE hanno dimostrato che la loro partnership strategica è più solida per essere minacciata dai vani tentativi di escludere di questa cooperazione il territorio del Sahara.
E come una disgrazia che non arrivo mai da sola, il Polisario ha subito un altro rovescio, al livello dell'ONU questa volta. Il Consiglio Economico e Sociale delle Nazione Unite hanno rigettato così all'unanimità, martedì 24 luglio 2018, la domanda di accreditamento dell'ONG denominata “ufficio internazionale per il rispetto dei diritti dell'uomo al Sahara occidentale”, un'organizzazione che ricicla per il polisario, coi fondi algerini. Questa pseudo - organizzazione aveva presentato, nel 2010, una domanda di accreditamento al Comitato degli ONG dell'ONU, rialzando del Consiglio Economico e Sociale. Ma il detto Comitato non era stupido e dopo profonde indagini durate parecchi anni, ha rigettato la domanda. La ragione è che il Comitato dell'ONU aveva acquistato la convinzione che non si trattava di una ONG di difesa dei diritti umani, ma bene di una officina manipolata dai fondi algerini per continuare di alimentare il conflitto regionale attorno al Sahara.



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