Il Presidente della Commissione dell’Unione Africana (UA), Moussa Faki
Mahamat, ha presentato, l’1 luglio 2018, ai capi di Stato e di governo dell’UA,
riuniti in Nouakchott il suo rapporto realizzato secondo la decisione 653
adottata dal vertice del luglio 2017 sulla questione del Sahara.
Il rapporto di Moussa Faki Mahamat, stabilisce
chiaramente il primato del processo dell'ONU, sottolineando nel paragrafo 20C “la necessità per l’UA d’iscrivere il suo passo nel
quadro di un appoggio rafforzato agli sforzi delle Nazioni Unite per arrivare
alla soluzione”. In altri termini, non si tratterebbe per l’UA di sviluppare un
processo parallelo a quello dell’ONU.
Così, il Presidente della Commissione UA raccomanda al vertice che “il
ruolo dell’UA dovrebbe puntare ad accompagnare e sostenere gli sforzi delle
Nazioni Unite, di cui il Consiglio di Sicurezza rimane l’unico competente della
questione. D'altra parte, l'Inviato personale del segretario generale dell’ONU
conduce delle consultazioni intensive con le parti (Marocco, Algeria,
Mauritania e Polisario) che hanno espresso il loro impegno di cooperare con
lui.
In questo spirito, l’UA decide che le risoluzioni del Consiglio di
Sicurezza costituiscono l'unico riferimento al suo ruolo d'accompagnamento e di
sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite. Così, il Presidente della Commissione
raccomanda ai capi di Stato e di governo africani “un meccanismo africano in
grado di permettere all’UA di portare un appoggio efficace al processo condotto
dalle Nazioni Unite, basato sulle risoluzioni pertinenti del Consiglio di
Sicurezza”. Queste risoluzioni
hanno chiesto di maniera costante alle parti di riprendere i negoziati sotto
gli auspici del segretario generale, in buona fede, al fine di arrivare ad una
soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile nel contesto
di arrangiamenti conformi agli scopi e principi enunciati nella Carta delle
Nazioni Unite”.
Questa nuova dinamica giudicata “costruttiva” chiude le porte agli approcci
distorti e favorevoli che gli avversari del Regno marocchino distillavano
nell'ambito dell’UA, approfittando dell'assenza del Marocco nel passato.
Gli altri organi dell’UA che erano strumentalizzati
nel passato dagli avversari del Marocco come Consiglio di Pace e Sicurezza, si
trovano oggi privati del trattamento della questione. La raccomandazione 21D
sottolinea che per garantire la coerenza necessaria, la questione di Sahara
sarebbe evocata solo in questo quadro ed a questo livello” facendo riferimento
alla Conferenza dell'UA ed al livello dei capi di Stato.
Il rapporto riflette esattamente la posizione
marocchina, il paragrafo 12 recita che “Le autorità marocchine hanno ribadito
il ruolo centrale delle Nazioni Unite nella condotta del processo di negoziato.
Hanno messo in guardia contro i rischi di un processo parallelo, ritenendo che
riconoscendo il pseudonimo rasd, l’UA è stata autoesclusa dagli sforzi di
ricerca di una soluzione. Secondo il Marocco, l'Unione, con questo fatto, ha
troncato il dibattito sullo statuto del territorio che le Nazioni Unite si
occupano di determinare. È precisato nel rapporto che le autorità marocchine
hanno segnato il loro appoggio agli sforzi del nuovo Inviato personale del
segretario generale dell’ONU ed il loro attaccamento al processo di negoziato
sotto gli auspici delle Nazioni Unite e che ogni regolamento del conflitto
richiede l'implicazione effettiva dell'Algeria.
Il paragrafo 17 insiste sul ruolo determinante che
le autorità algerine e mauritane possono svolgere nella ricerca di una
soluzione. Il Presidente della Commissione dell'Ua ha esortato questi due paesi a sostenere attivamente gli
sforzi impiegati per il rilancio del processo di negoziato, aggiungendo che il
conflitto è durato troppo e che la situazione attuale ostacola gli sforzi
d'integrazione nel quadro dell’Unione del Magreb Arabo (UMA) e quelli che
mirano a promuovere più efficacemente la sicurezza regionale.
Il meccanismo di controllo richiesto nel paragrafo
21C è stato predisposto dalla Conferenza sotto forma di troika composta dai
presidenti uscente, attuale ed in corso con il Presidente della Commissione
dell'Ua. Questo meccanismo presenta il vantaggio dei principi della continuità
nella posizione dell’UA e quello dell'equilibrio nei suoi approcci basati sulle
risoluzioni pertinenti del consiglio di sicurezza.
In attesa della definizione precisa del meccanismo africano di sostegno
agli sforzi dell’ONU sulla questione di Sahara Marocchino, il rapporto ne ha
descritto il suo mandato. Si tratta “di portare un appoggio efficace al processo
condotto dalle Nazioni Unite”, sulla base “di risoluzioni pertinenti del
consiglio di sicurezza (dell'ONU), in particolare interagendo con l’ONU ed
incoraggiando le parti a dare prova di flessibilità e di spirito di
compromesso.
È proprio in questo spirito che Moussa Faki Mahamat in occasione di suoi
colloqui con le autorità algerine, ha insistito sul loro “ruolo cruciale” e ha “esortato”
Algeri a sostenere attivamente gli sforzi fatti per il rilancio del processo di
negoziato” condotto dalle Nazioni Unite. Moussa Faki ha, inoltre, sottolineato
l'importanza del ruolo dell'Algeria ed ha raccomandato ai capi di Stato e di Governi
dell'Unione “di lanciare un appello a tutti gli Stati membri dell’UA, in
particolare i paesi vicini, per contribuire al successo del passo africano” che
ha proposto.
Se il Marocco è aperto sulla predisposizione
di un meccanismo africano incaricato di sostenere gli sforzi dell'ONU, l’UA ha
messo fine alle manovre alle quali gli avversari del Regno si dedicavano
allegramente in mancanza di una voce marocchina. È una nuova e positiva dimostrazione,
della pertinenza strategica della decisione coraggiosa e storica del Re Mohammed
VI di rompere con la politica della “sede vaccate” e condurre la lotta per la
causa nazionale dovunque.
la posizione marocchina è stata perfettamente capita, in senso che l’UA ha
chiaramente ripreso i fondamentali della posizione del Regno nella centralità dell'ONU
nella guida del processo di negoziato, ed ha messo in guardia contro i rischi
di un processo parallelo, che cercherebbe di compromettere gli sforzi del SG
dell'ONU.
Infine, l’UA ha preso atto della posizione ferma del Regno quanto alla marocchinità
di Sahara, e quanto alla pertinenza della proposta d'autonomia del Sahara proposta
dal Regno, e qualificata dal Consiglio di sicurezza dell'ONU: “seria e
credibile”.