lunedì 14 dicembre 2015

Delegazione italiana in Marocco per una Missione a Tutela dei Diritti Umani

E’ durata una settimana la Missione a tutela dei Diritti Umani svoltasi in Marocco dalla delegazione italiana composta da: Giorgia Butera – sociologa della comunicazione, scrittrice e Presidente Mete Onlus -, Viviana Corvaia – Documentarista Fotografica, CCD e Responsabile Comunicazione Visuale Mete – e Sara Baresi – Presidente Protea, Associazione per la Tutela dei Diritti dell’Uomo.
L’invito è arrivato da Mme Aicha Duihi, attivista sociale e dei Diritti dell’Uomo. Mme Duihi ha guidato la delegazione su tutto il territorio, incontrando Istituzioni e realtà produttive.
Mete Onlus e Protea, Associazione per la Tutela dei Diritti dell’Uomo fanno parte di un Network di associazioni che insieme operano per la Tutela dei Diritti Umani a livello internazionale.
Il Sindaco di Palermo, Professor Leoluca Orlando, ha incaricato Giorgia Butera di portare in Marocco “La Carta di Palermo” e consegnarla in occasione dei vari incontri. La Carta mira all’avvio del processo politico per l’abolizione del permesso di soggiorno.
Quattro le tappe inserite in Missione: Casablanca, Laayoune, Marsa e Rabat.
Diversi gli incontri in agenda, dai quali emergono tre dati in particolare: la forte presenza delle Donne in ruoli importanti, notevole crescita economica e sociale di ciascun territorio visitato, ed una tutela nei confronti dei Diritti Umani di altissimo valore.
Donne in politica, donne attiviste, donne impegnate culturalmente.
La delegazione ha incontrato e visitato: Il “Sahara Reflexion - Studies Centre"; “Il Centro di Ascolto per donne, famiglie e bambini di Laayoune”, presieduto da una assistente sociale di grande esperienza, Madame Bouchiyouia Fatima; “Il Centro Sportivo, voluto come luogo di svago ed aggregazione sociale”; la “CRDH Commission Règionale des Droits de l'Homme di Laayoune-Smara”.
Sono state ricevute da Monsieur Badr Moussaoui, Presidente del Consiglio Municipale della Ville de Marsa, e Annat Kroum, Pacha della Ville di Marsa.
Insieme al Pacha hanno visitato la Fabbrica Damsa - che si trova nella città di Marsa - e si occupa de la lavorazione sardine in scatola. In Damsa, oltre l'80% del reparto occupazionale è ricoperto da donne, e si prevede un aumento considerevole, infatti, nel nuovo anno sarà data occupazione a circa 600 donne.
Altra visita è stata riservata all’Ufficio Nazionale dell’Acqua Potabile, dove l’acqua del mare viene filtrata e resa potabile.
L’Incontro ufficiale è avvenuto al Comune di Laayoune, tra le Autorità presenti anche due donne autorevoli: Mkanlto Kamal – Deputata Parlamentare, vicepresidente del Consiglio Municipale e Responsabile degli affari sociali e culturali - e, Fatima El-Idrissi vicepresidente del Consiglio Regionale di Laayoune e Responsabile degli Affari sociali e culturali al Consiglio Regionale.
In occasione di questo incontro si è voluto sottolineare quanto sia importante l’impegno del genere femminile in settori di rilievo per la comunità/società, come la politica, l’economia e l’attivismo sociale.
Alcune visite sono state dedicate alle industrie italiane presenti in Marocco.
I Diritti Umani hanno un senso importante in Marocco e abbiamo constatato un impegno importante nello sviluppo e nell'attenzione ai bisogni dei cittadini, a Laayoune.
Non possiamo dimenticare però la realtà dei Campi di Tindouf presenti in Algeria, dove la popolazione a causa di ambizioni politico-espansionistiche, nonché economiche del Fronte Polisario vive da più di quaranta anni in condizioni gravi e disagiate: “Qui (nei campi di Tindouf) vivono donne, bambini, adolescenti, disabili, anziani, uomini di cui abbiamo solo numeri approssimati utili soprattutto a ricevere aiuti umanitari, di cui purtroppo a causa di un dirottamento già noto, ne arrivano ben pochi, e diventano frutto di guadagno per gente senza scrupoli finendo sui mercati in vendita, riempiendo le tasche di chi non ne ha bisogno – denuncia la delegazione italiana presente nei giorni scorsi in Marocco”.
Proseguono: “Il primo diritto negato senza dubbio è quello di esistere. Ad ogni individuo, senza un censimento che ne determina la sua nascita, il suo percorso di vita e la sua morte viene negata l'identità e negata l'esistenza stessa caratterizzata da bisogni, da aspirazioni individuali e dai propri sogni. Cosa sappiamo dell'esistenza di matrimoni precoci e forzati e della condizione della donna? Quante le morti infantili? Come conosciamo casi di violenza? E di disabilità? Il tutto acuito da una mancanza di diritto di espressione, mediata da forme propagandistiche frutto di azioni di indottrinamento, quindi trattasi di una comunicazione non autentica – concludono”.
Infine, M. Yahdih Bouchab, Wali della Regione di Laayoune- Boujdour-Sakia Al Hamra, Governatore della Provincia di Laayoune, ha chiesto loro di farsi portavoce di tutto ciò che da Osservatori partecipanti e competenti hanno visto in Marocco, perché la comunicazione non sia mediata, ma provenga da una reale e diretta osservazione.

Nota: La Documentazione fotografica è a cura di Viviana Corvaia.


Nessun commento:

Posta un commento