Rabat
14 giugno 2014 - Il Re Mohammed VI ha presieduto, ieri a Rabat, la cerimonia di
presentazione del Piano di sostegno all’inquadramento religioso al livello
locale. Il Piano di sostegno rappresenta una nuova riforma del campo religioso
che il Sovrano, in qualità di Amir Al Mouminine non cessa di avviare dalla sua
intronizzazione. La gestione marocchina del campo religioso suscita oggi l’interesse
d’Africa e il mondo, sono diversi paesi africani che hanno richiesto al Marocco
la formazione dei loro imam in Marocco, come Senegal, Tunisia, Libia, Mali,
Nigeria, Guinea, Costa d’Avorio, Gabon. In Europa gli Ulema marocchini sono ben
apprezzati.
Il
Piano locale è applicato grazie alle orientazioni pertinenti del Re per
promuovere e modernizzare il campo religioso attraverso la qualificazione delle
risorse umane, la messa a disposizione dei mezzi materiali necessari che
permettano l’apertura sulle nuove tecnologie nel rispetto dei costanti della nazione.
Il piano,
presentato dal ministro degli Habous e degli Affari islamici Ahmed Toufiq, ha
lo scopo di assicurare le moschee da ogni sfruttamento e di migliorare il
livello di qualificazione degli imam, al servizio dei valori religiose relative
alla cittadinanza in conformità con i principi del rito malekita adottato dai
marocchini.
Oltre
al rafforzamento di misuri preventive e di sviluppo, la promozione delle infrastrutture
e l’inquadramento per salvaguardare l’ordine religioso generale, il Piano di
sostegno è segnato dall’esigenza di rispettare le fondamenta della Nazione
marocchina e il suo referenziale istituzionale di “Imarat Al-Mouminine” e
necessita misuri preventive per la protezione della religione e dell’identità.
La piattaforma
del piano è composta da un centro d’informazione, materiali informatici,
migliaia di computer per gli imam, un web contenente database relativa al campo
religioso e una biblioteca scientifica.
Per
allargare l’inquadramento sono attivi oltre 1300 imam Mourchidin istruttori qualificati
in tutte le province e le prefetture del Regno, per dare sostegno e consigli agli
imam delle moschee nella loro missione e per migliorare il programma della
lotta contro l’analfabetismo.
Yassine Belkassem