Marocco/ONU: Gli ultimi sviluppi
del Sahara marocchino al centro di una riunione al Palazzo Reale di Rabat
di Yassine Belkassem
Rabat, 16 aprile 2013 (Notizie Geopolitiche): Si è tenuta ieri una
importante riunione al Palazzo Reale di Rabat a cui hanno partecipato le alte
cariche dello stato e i consiglieri del Re Mohammed VI, dedicata agli ultimi
sviluppi della Questione Nazionale marocchina in seno dell’Onu e in modo particolare
per rispondere alle iniziative poste in essere per cercare di deviare il
mandato della MINURSO. Alla riunione hanno partecipato il Consiglieri del Re
Taïeb Fassi-Fihri, il Capo del Governo Abdel Ilah Benkirane, diversi ministri
ed i leader dei partiti politici di maggioranza e opposizione.
La riunione è stata l’occasione per ribadire il consenso nazionale attorno
alla posizione del Regno del Marocco che rigetta categoricamente queste
iniziative controproducenti e contro la natura della stessa MINURSO. Ribadisce
anche gli sforzi del Regno marocchino in favore della promozione dei diritti
dell’uomo in tutto il territorio nazionale, compreso nelle province sud, che
sono stati già salutati ed apprezzati dalla Comunità Internazionale e da
numerosi partner internazionali, e denuncia la parzialità di questo tentativo
unilaterale, senza consultazione e incomprensibile che è stato respinto dai
partecipanti alla riunione.
I presenti hanno espresso la loro preoccupazione per le conseguenze di tale
approccio alle negoziazioni in corso, che rompe palesemente con lo spirito del
consenso che ha sempre animato “la ricerca di una soluzione politica giusta,
durevole e reciprocamente accettabile” per questo conflitto regionale
artificiale, sulla “base del pragmatismo e dello spirito del compromesso”
voluto e raccomandato dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Va ricordato che dall’Aprile 2007, data della presentazione da parte del
Regno del Marocco all’ONU “dell’iniziativa per la negoziazione di uno statuto
di autonomia per la regione del Sahara”, la questione dei diritti dell’uomo è
stata sistematicamente strumentalizzata dalle altre parti del conflitto in modo
artificiale, per tentare di deviare il processo di negoziazione in modo da
avere un pretesto per non impegnarsi decisamente e con la buona fede nella
ricerca di una soluzione politica.
Da parte sua il Regno del Marocco ha adottato misure volontarie per la
promozione e la protezione dei diritti dell’uomo in tutto il territorio
nazionale. Misure e riforme che hanno fatto di questo paese nordafricano, un
modello di stabilità in una regione fortemente instabile (Nuova Costituzione,
Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Uomo CNDH, Progetto di Sviluppo delle
province sud …). È proprio in questo quadro che si iscrivono il rafforzamento
dell’indipendenza dei meccanismi nazionali e dei diritti dell’uomo e
l’allargamento dell’apertura del Marocco alle “procedure Speciali delle
Nazioni Unite”, in risposta alle aspettative della comunità internazionale e in
modo particolare del Consiglio di Sicurezza.
Oggi
come sempre il Regno marocchino, forte del consenso nazionale attorno all’unità
e l’integrità territoriale che è sacra per tutto il popolo, rimane fiducioso
nella saggezza dei membri del Consiglio di Sicurezza e della loro capacità di
trovare le formule appropriate per salvaguardare il processo politico da tutte
le derive possibili e dalle conseguenze pesanti e nefaste che potrebbero
esserci per la stabilità della regione.
La
MINURSO ha per compito la vigilanza e il controllo del Cessate il fuoco e
l’organizzazione del referendum sul Sahara, tale impossibile ed inapplicabile
consultazione è stata superata dall’ONU raccomandando una soluzione politica
tramite i negoziati.
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