Rete delle associazioni della Comunità marocchina
in Italia
NOTA
In seguito alla Conferenza “Il diritto ai diritti umani”
tenutasi presso la Provincia di Firenze il 16 Giugno 2012 alla presenza del capo
dei separatisti “Polisario” Alias Mohamed Abdelaziz.
Fatto presente
Che il coordinatore della Rete delle associazioni della
Comunità marocchina in Italia nonché Segretario generale della Federazione
Africana in Toscana, sig. Yassine Belkassem è stato impedito di partecipare a
questa conferenza malgrado la sua richiesta di registrazione già inviata alla
Provincia di Firenze;
che mentre regna in Italia una gravissima crisi
economica, l’amministrazione provinciale di Firenze organizza e finanzia un
convegno che non serve a nulla;
RICORDATO
-che il Sahara marocchino, ex colonia spagnola, detto
impropriamente “occidentale” liberato da parte del Marocco legalmente e
legittimamente, secondo il Trattato di Madrid e grazie alle deliberazioni della
Corte internazionale dell’AIA e delle numerose risoluzioni dell’ONU nel 1975;
-che il Sahara è marocchino e rimarrà tale per sempre;
‐ che i territori marocchini del Sud furono uniti
nel 1975 con la gloriosa Marcia Verde di 350 mila volontari;
‐ che, a seguito di tale unità, una parte
della popolazione fu sequestra e deportata dai separatisti Polisario e
l’Esercito algerino verso l’Algeria dove vive da allora in campi dei
sequestrati nel deserto inospitale di Tindouf;
‐ che, dalla data del sequestro e della
deportazione, permane uno stato di forte repressione nei confronti della popolazione
Saharawi che vuole scappare da Tindouf o di criticare la dirigenza dei
separatisti. Di svariate migliaia di persone torturate, sparite e uccise dai separatisti e dall’Esercito algerino;
che il ritorno di migliaia di mercenari armati del
Polisario dopo aver partecipato al fianco del Gheddafi al genocidio dei
rivoluzionari libici rappresenta una menaccia per la sicurezza nel mondo;
i diversi rapporti
di autorevoli giornali, studi, Intelligence internazionali confermano la connivenza
tra elementi del Polisario, AQMI e diversi bandi criminali in Sahara e Sahel;
PRESO ATTO
che l’accesso ai campi di Tindouf è vietato per i
difensori dei diritti dell’uomo e della mass media libera come risulta dalle
numerose relazioni di Amnesty International e dall’Alto Commissariato delle
Nazioni Unite ... ecc;
VISTA
la feroce reazione ed azione dei miliziani del
“Polisario” nei campi di Tindouf, che hanno risposto con inaudita violenza alla
protesta dei Giovani Saharawi (movimento
nato nella Primavera Araba), del cantante Allal Najem (vietato di cantare
perché le sue parole disturbano la dirigenza del Polisario), Mostafa Salma (ex
ispettore generale della polizia polisariana, allontanato dei campi verso
Mauritania da un anno perché è favorevole al Piano marocchino di autonomia del
Sahara), corrente Khat Chahid (vietata nei campi perché contesta la
rappresentatività della popolazione nei campi dal Polisario) , i Sostenitori
dell’Autonomia locale (aggrediti diverse volte e oppressi sempre);
Gli atti terroristici che hanno colpito il Campo di Gdim Izik e la città di Laayoune in Sud del Marocco nell’ottobre
2010, uccidendo 12 membri delle forze dell’ordine della protezione civile;
Il vile rapimento della cooperante italiana Rossella Urru
e due spagnoli proprio da Rabuni (cento metri dalla casa del capo Hamatu (Alias
Mohammed Abdelaziz) nei campi di Tindouf;
La pericolosità dei campi e la presenza di gruppi terroristici
e bandi criminali nel Sahel e il Sahara definita internazionalmente “zona grigia”;
la deviazione degli aiuti umanitari da parte della
dirigenza del Polisario;
RICORDATO CHE
L’ONU è convinta dell’inapplicabilità del referendum in
Sahara per motivi relativi all’impossibilità di definire il corpo elettorale;
L’ONU raccomanda per una soluzione politica;
Il Marocco presenta un Piano di autonomia locale definito
dall’ONU serio e credibile;
La MINURSO non ha il compito di trattare i diritti umani
nel Sahara marocchino;
Il Consiglio di Sicurezza e l’Ue apprezzano il Consiglio Nazionale
dei Diritti dell’Uomo attivo in Sahara.
PRESO ATTO
‐ della testimonianza diretta di
Amministratori, giornalisti ed altre personalità che hanno visitato il Sahara
marocchino, incontrando le istituzioni, enti locali, partiti politici,
sindacati, imprenditori, ONG e associazioni ed attivisti dei diritti umani, e
che hanno potuto toccare con mano, con loro occhi e attraverso le testimonianze
vive e senza tabù dei diretti interessati, lo sviluppo socio economico, la tranquilla
e la prospera situazione del Sahara marocchino;
‐ L’alta affluenza nel referendum sulla nuova
Costituzione marocchina del primo luglio 2011 e nelle legislative del 25
novembre è registrata proprio in Sahara;
PER TUTTO CIO
Dichiariamo irresponsabile e antidemocratico l’atto della
Provincia di Firenze di impedire, senza motivo, la presenza del coordinatore
della RACMI e S.G della FAT a questo convegno;
Denunciamo le violazioni dei diritti umani nei campi di Tindouf da
parte dell’Esercito algerino ed i miliziani del Polisario;
Invitiamo e richiediamo alle Nazioni Unite, l’Unione Europea ed il
Governo ed il Parlamento Italiani, a chiedere alle Nazioni Unite di garantire
il rispetto dei fondamentali diritti umani della popolazione saharawi nei campi
di Tindouf e di far pressione sull’Algeria per rispettare i diritti della
popolazione nei campi compresso il diritto di circolazione, espressione e
censimento, e per garantire la sicurezza degli stranieri sul suo territorio;