lunedì 16 gennaio 2012

PER LA LIBERAZIONE DI ROSSELLA, AHINOA E ENRIC








E’ dalla notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011 che ROSSELLA URRU e i suoi colleghi spagnoli AHINOA ed ENRIC, tutti cooperanti umanitari , sono nelle mani dei loro rapitori . Gli autori del sequestro, avvenuto nei campi Saharawi di Tindouf, in Algeria , sono uomini senza scrupoli , terroristi appartenenti ad "AL QAEDA del Maghreb" , che hanno incredibilmente e sin troppo facilmente potuto compiere un atto tanto crudele e criminale nella "roccaforte" del FRONTE POLISARIO.
In questo posto in cui sopravvivere è già un’ impresa , dove troppa gente sopporta inaudite sofferenze da più di 35 anni , Rossella ha inteso portare il suo contributo , spendendo il suo tempo per loro , gli abitanti delle Tendopoli di Tindouf.
Ciò rende ancor più amara questa vicenda di cui parecchia gente sembra dimenticarsi che sia avvenuta.
Parlando di questi fatti con molte altre persone, ci siamo resi conto che ben poche di loro sono al corrente di quanto accaduto.
Appare del tutto evidente come, nel merito, la pubblica opinione non sia adeguatamente informata e sensibilizzata .
Sembra quasi che non ci sia troppa voglia di parlare , di dire le cose come stanno , di chiedere a GRAN VOCE , la liberazione di Rossella e degli altri due ostaggi.
QUESTO NON CI STA BENE !
Giusto considerare le sacrosante esigenze di riservatezza per garantire le migliori condizioni con cui deve svilupparsi l’ attività delle diplomazie, dei servizi e delle intelligences, ma non può essere ancora tollerato questo silenzio ingombrante, questo declassamento a rapimento di seconda categoria quasi a sancire che esistono rapimenti di serie "A" , le 2 Simone, Giuliana Sgrena ed altri, e di Serie "B" , come questo.
Noi crediamo che e pretendiamo che su questa situazione occorra che l’ opinione pubblica rimanga desta, con perenne attenzione, per dissuadere ogni eventuale tendenza a mollare la presa. Sappiamo che i Governi e le strutture operative che li rappresentano, sono al lavoro per cercare di venire a capo della faccenda, ma è chiaro come il sole che la gente non vuole che tutto si trasformi in normalità, che lo stato dei fatti divenga abitudine a ritenere normale ciò che normale non è.
Sul piano della comunicazione e della sensibilizzazione si può e si deve fare di più. Molto di più. In ogni spettacolo, manifestazione sportiva , evento pubblico, devono apparire chiari i sentimenti dell’ intera popolazione Italiana , ed in particolare della comunità Sarda, che non si rassegnano a questo "sopore" comunicativo e che pretendono che la solidarietà della gente debba sempre essere messa in risalto ed in primo piano.
Come Al Maghribia Onlus di Lecco, co – firmatari , della presente comunicazione, siamo certi d’ interpretare i sentimenti di solidarietà e di vicinanza alla famiglia, ai parenti e a tutti gli amici di Rossella Urru , da parte di tutti i Marocchini residenti in Italia, e chiediamo che sulla vicenda si mantenga ben desta l’ attenzione da parte di tutti.
Come Associazione Culturale Amsicora di Lecco, ci sentiamo in dovere di comunicare il nostro profondo disagio per la trascuratezza con cui gran parte dei mezzi d’ informazione Italiani hanno trattato questo episodio tanto crudele che colpisce una nostra giovane conterranea animata dai migliori propositi e sentimenti di generosità e di aiuto nei confronti dei più deboli.
Insieme , chiediamo che Il Governo Algerino e il Fronte POLISARIO , anche in considerazione dei precedenti analoghi già verificatisi nella località e dei rischi a cui è sottoposta la popolazione locale oltre che i futuri operatori umanitari, si assumano sino in fondo le loro responsabilità, e contribuiscano, in modo determinante, alla risoluzione pacifica del rapimento , e ad eliminare definitivamente la minaccia terroristica dai campi di Tindouf.
Ci appelliamo altresì all’ Unione Europea e al Governo Italiano affinché si facciano promotori di ogni azione utile per rafforzare il senso di solidarietà e vicinanza della gente comune e delle istituzioni democratiche nei confronti delle famiglie e delle comunità di appartenenza degli ostaggi, e al tempo stesso offrano il miglior contributo operativo, tecnico, politico e diplomatico al fine di addivenire alla liberazione degli ostaggi.

LECCO, 14 GENNAIO 2012
Per l’ Associazione Al Maghribia Onlus di Lecco
Noura Faouzi
Per l’ Associazione Culturale Amsicora di Lecco
Giuseppe Tiana

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