Il Regno del Marocco deplora il deterioramento della situazione in Medio
Oriente, e in particolare l'escalation militare d'ieri in Siria, indica un
comunicato del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale
(MAECI).
Nella notte fra venerdì e sabato Stati Uniti, Francia e
Gran Bretagna hanno fatto scattare la rappresaglia militare in questo paese.
Il Marocco, che ha sempre rispettato il diritto internazionale denuncia in
modo chiarissimo, il ricorso alle armi chimiche, in particolare contro le
popolazioni civili innocenti, sottolinea la MAECI, aggiungendo che “le
esperienze del passato ci hanno insegnato che le opzioni militari, comprese i
raid aerei – che siano giustificati o proporzionali – non fanno che complicare
le soluzioni politiche, aggravare le sofferenze delle vittime civili ed
esacerbare i loro sentimento verso l'occidente”.
Il timing scelto per quest'escalation, alla vigilia di scadenze arabe
importanti, e l'assenza di consultazioni adeguate abituali, rischiano di
suscitare interrogazioni, incomprensioni e indignazione a livello delle
opinioni pubbliche, nota la stessa fonte.
Inoltre, sottolinea MAECI marocchino, la gestione a due velocità dei
conflitti internazionali, ricorrendo in certi casi alle opzioni militari rapide
e, in altri casi, ad un trattamento ed una legalità internazionale imposti, non
farebbe che attizzare le tensioni internazionali.
Il Regno del Marocco considera che la soluzione della crisi siriana può essere
esclusivamente politica, e spera che la ragione prevarrà per una uscita dalla
crisi che permette la preservazione dell'unità nazionale di questo paese, la
dignità di queste popolazioni e la lotta efficace contro l'intolleranza,
l'estremismo ed il terrorismo, conclude il comunicato.
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