martedì 9 settembre 2014

IL PUNTO AFRICANO SUL PASSO DI PACE DI FIRENZE

Noi nella Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia (RACMI) che raccoglie oltre 300 associazioni e nella Federazione Africana in Toscana (FAT) che raccoglie ben 27 comunità africana e le loro associazioni, aderiamo e parteciperemo attivamente alla Manifestazione Nazionale che si terrà in Piazzale Michelangelo a Firenze, il 21 settembre 2014. Per fare insieme un Passo sicuro di pace e per dire Basta alle guerre! Mai più vittime! Fermiamo le stragi di civili indifesi dovunque compresso quelli immigrati che muoiano ogni giorno nel mare Mediterraneo. Insieme, sempre, per chiedere la libertà, diritti, dignità, giustizia e democrazia.
Sottolineiamo che un Passo sicuro di pace inizia dalla chiarezza, dalla responsabilità e dall’equità, in questo Passo, a nostro parere, non si può assolutamente degenerare la confusione, mescolando in modo inaccettabile tra le questioni della Palestina, l’Ucraina e il Sahara Marocchino detto impropriamente dalla colonizzazione europea “Sahara Occidentale”. Chiediamo, quindi, di verificare questo gravissimo errore e rifiutiamo ogni ingerenza nella causa nazionale del Marocco e ogni propaganda ostile alla sua integrità territoriale.
Restiamo umani e resistiamo in modo nonviolento alle guerre, al separatismo, al razzismo e alla disinformazione. Pur continuiamo e mobilitiamo la società civile dovunque contro le guerre, contro le stragi di civili, contro i mercanti di armi, contro i gruppi e i gruppuscoli secessionisti in Africa che vivano solo dai permanenti conflitti regionali con la complicità di regimi totalitari africani in primis dall’ex Gheddafi di Libia e dall’Algeria.
Le nostre comunità in Italia contano oltre 2 milioni persone, e all’evento di Firenze, chiediamo il sacrosanto diritto della parola per sentire la nostra voce, per dare il nostro contributo sulle guerre, sull’insicurezza e sul terrorismo nei campi del gruppo separatista “Polisario” a Tindouf in Algeria, in Africa e nel mondo. Ribadiremo la nostra opposizione alle politiche di guerra e alle varie forme dell’imperialismo e del colonialismo. Lanceremo concrete richieste alla politica mondiale per la soluzione politica dei conflitti, per la pace, per i diritti, per la giustizia, per il disarmo e per la difesa civile sociale democratica pacifica non armata e nonviolenta.
Si ad una piattaforma condivisa e responsabile di richieste e di campagne per un cambio di Passo delle politiche dei governi e delle istituzioni internazionali per il bene dei popoli. Ma questo Passo di pace tanto urgente quanto ambizioso e difficile, richiede urgentemente un cambio del modello di sviluppo, non più orientato al consumo del pianeta per il benessere di pochi ma alla sostenibilità immediata ed al benessere di tutti; L’applicazione e il rispetto da parte di tutti gli Stati degli accordi, delle convenzioni internazionali e dei diritti umani; Il riconoscimento dei diritti d'asilo e della circolazione agli immigrati e ai profughi di guerra; L’investimento nell'educazione, nel lavoro, nella giustizia sociale, nella democrazia, nella cultura, nel dialogo, nella cooperazione; L’uguaglianza tra il Nord e il Sud del pianeta e la cooperazione fruttuosa Sud-Sud del pianeta. 

Per un altro mondo davvero possibile!

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